Avere cura di una persona, oltre le sue fragilità, è una vittoria di tutta la comunità. Il lavoro è sicuramente uno degli elementi principali che può ridare dignità all’individuo, che torna così a sentirsi membro attivo della Comunità e, al contempo, a potersi nuovamente immaginare in una prospettiva futura.
È per questo motivo che nel 2013 come Caritas Diocesana abbiamo deciso di attivare il Fondo per il Lavoro, con l’obiettivo di creare occupazione, attraverso incentivi economici, per l’avvio di nuove attività lavorative e/o mediante l’assunzione di persone disoccupate o inoccupate .
Dall’ inizio della nostra operatività ad oggi (31 maggio 2022) abbiamo preso in carico più di 900 richieste di iscrizione al Fondo per il Lavoro, da parte di persone disoccupate e/o inoccupate, di cui 60 negli ultimi 5 mesi. Per ognuno viene creato un percorso basato su contatto, dialogo e accoglienza; ma anche confronto e valutazione delle possibilità di invio del nominativo alle aziende convenzionate.
Ora abbiamo bisogno del tuo aiuto. Le risorse del Fondo sono quasi esaurite, ma vogliamo continuare con il lavoro. Puoi fare una donazione all’IBAN che trovi in fondo all’articolo, per permettere a tante persone di ricevere il supporto necessario.
Beatrice, riminese, descrive il suo tirocinio come “una vera salvezza”. È ausiliaria presso una struttura dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, spesso a contatto con la disabilità e marginalità.
“Ho capito che il posto di lavoro è uno spazio dove poter anche raccontare di me, chiedere una mano. Per più di 20 anni ho mantenuto separate la vita lavorativa da quella personale, ma nei momenti più difficili non ce l’ho fatta più. In questi due anni ho imparato ad essere una persona, non solo una lavoratrice.”
Il Fondo per il Lavoro l’ha aiutata a riscrivere il curriculum ed aprirsi a nuove possibilità.
“Mi piacerebbe fare il corso da OSA (Operatore Socio Assistenziale) e continuare a lavorare nel socio-sanitario. Chiara è stata la mia super tutor, mi ha seguito in maniera precisa. Sono davvero riconoscente.”
Ha un bagaglio personale di esperienze ricco che desidera mettere a frutto, grazie al lavoro del Fondo ha creduto in sé stessa e mosso i passi verso l’autonomia. “Sogno un contratto a tempo indeterminato, ma confido che arriverà. Cerco di fare le cose al meglio, per fortuna non sono più sola.”
L’attività del Fondo si è fin da subito dimostrata significativa: in 8 anni sono stati attivati oltre 70 tirocini, dei quali circa la metà sono diventati contratti di lavoro stabili.
A questi si sommano 68 contratti a tempo indeterminato e 107 a tempo determinato. Numeri che dimostrano quanto sia importante costruire reti e collaborazioni per dare risposte sinergiche sia tra privati che con il pubblico e le istituzioni.
In questi anni abbiamo creato una rete di imprese sul territorio che va proprio in questa direzione: creare un ponte solido con chi investe sul territorio. Fanno parte di questa rete più di 140 imprese, che hanno già inserito almeno una persona nel proprio organico.
Le aziende che sottoscrivono la convenzione con il Fondo per il Lavoro danno testimonianza che il lavoro può essere un percorso in cui la persona può costruire la sua dimensione a beneficio dell’intero sistema che vi ruota attorno.
Jacinto viene dalla Spagna, ma ha vissuto diversi anni in Francia.
“Sono arrivato in Italia ormai 30 anni fa, per amore di una ragazza romana. Oggi ho un impiego presso un’azienda di Tavullia grazie al Fondo per il Lavoro. Mi occupo dell’assemblaggio di quadri elettrici”.
Ha 58 anni e a Settembre 2021 ha avuto un ictus improvviso che lo ha bloccato in casa per più di 6 mesi. “Mi hanno aiutato gli amici, da solo non ce la fai in quei momenti. Ma non ho avuto timore di chiedere una mano.” Abita nel piccolo borgo di Montegridolfo, in Valconca, in una casa con quasi due ettari di terra che coltiva con passione. “Non ho mai visto Valentino Rossi, anche se l’azienda presso la quale lavoro è proprio dietro l’accademia VR46. Magari un giorno riuscirò a stringergli la mano.”
Il Fondo per il Lavoro dimostra – in maniera collaterale – che la risoluzione di una situazione di fragilità comporta meno necessità di sostegno da parte del settore pubblico e, quindi, una spesa pro capite di servizi inferiore.
Cosa puoi fare tu?
Fai conoscere la rete!
Trovi più informazioni su www.fondoperillavoro.ite su www.caritas.rimini.it
Il lavoro del fondo è possibile grazie alle donazioni.
Se puoi, dona ora tramite bonifico: » Caritas Rimini ODV
IBAN IT47S 06230 24206 000043223695