Spesso al sportello per i detenuti stranieri in carcere arrivano richieste di ‘domiciliari’, da
fare in Caritas, da parte di detenuti che si trovano in condizioni precarie di salute.
Il giudice, quando i reati non sono gravi, è disponibile a sostituire la pena detentiva con i
‘domiciliari’ alla Caritas, anche in considerazione dell’opportunità educativa, offerta dal servizio
in una struttura sociale che assiste i poveri.
Per vitto, alloggio e spese personali occorrono circa 300 euro al mese.

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